Con una pronuncia di novembre 2022, il Tribunale di Lecco ha condannato una stazione di servizio per aver fornito ad un automobilista carburante impuro la cui immissione nell’auto ha cagionato una serie di danni tra cui la rottura degli iniettori e le pompe di alimentazione e di iniezione.
Dopo un’articolata istruttoria sia orale che tramite consulenza tecnica, quest’ultima avente ad oggetto l’analisi chimica del carburante da parte di un laboratorio specializzato, il Tribunale ha accertato che il gasolio fornito dalla stazione di servizio era “non conforme alle specifiche del fornitore” e che tale carburante costituiva quindi la causa dei danni subiti dall’autovettura.
Tuttavia, il Tribunale ha condannato la sola stazione di servizio e non anche il produttore del carburante in quanto è stato dimostrato nel corso del giudizio come la stazione di servizio “in occasione delle operazioni di scarico del carburante da parte delle autocisterne della fornitrice, è tenuto ad eseguire determinate attività, finalizzate ad evitare la contaminazione del carburante o il verificarsi di incidenti”.
Il Tribunale di Lecco ha acclarato come “non vi è pertanto la prova che in occasione del rifornimento del 03.06.2019, la stazione di servizio abbia effettuato i controlli necessari a verificare la presenza e i livelli di acqua nelle cisterne presenti presso la stazione di servizio dalla stessa gestita”.
In definitiva, “il mancato rispetto delle tempistiche necessarie a permettere che le impurità, sollevate per la forza del flusso di scarico, si sedimentino sul fondo delle cisterne deve, pertanto, ritenersi la causa della presenza di impurità nel gasolio rinvenuto nell’automobile dell’attore”.
Il Tribunale ha quindi condannato la stazione di servizio a risarcire tutti i danni subiti dall’automobilista.
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La sentenza in oggetto, il cui caso è stato seguito dall’Avv. Giuseppe Chiarella (Avvocato a Lecco), oltre che essere interessante per la condanna, non certo semplice, della stazione di servizio (è infatti stato necessario provare una serie di fatti tra cui: il danno, l’anomalia del carburante, il nesso di causalità tra danno e carburante difettoso) ha dimostrato come sia utile, soprattutto in questi tipi di contenziosi, affidarsi a consulenti tecnici estremamente competenti.
Lo studio dell’Avv. Giuseppe Chiarella collabora abitualmente con consulenti del lavoro, commercialisti, ingegneri, geometri, medici, odontoiatri, periti tecnici, al fine di raggiungere il miglior risultato possibile nell’interesse del Cliente.