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Responsabilità medica: il paziente può provare il nesso causale anche tramite presunzioni
Con l’importante ordinanza n. 26907 del 26.11.2020, la Corte di Cassazione ha sancito come detta prova possa essere supportata anche tramite presunzioni.
Proprio al fine di agevolare il paziente – danneggiato, la Suprema Corte ha stabilito come costui possa “provare, anche attraverso presunzioni, la sussistenza del nesso causale tra inadempimento (condotta del sanitario in violazione delle regole di diligenza) ed evento dannoso (aggravamento della situazione patologica o insorgenza di nuova malattia, cioè lesione della salute)”.
